Approvata a Cesano Boscone la delibera per dare il via a iniziative di utilità collettiva
La giunta del Comune milanese di Cesano Boscone ha approvato una delibera che dà il via libera ai puc, progetti di utilità collettiva proposti da tre soggetti del terzo settore, i quali potranno avvalersi dei percettori del reddito di cittadinanza per l’implementazione delle iniziative.
I tre enti proponenti, tutti di Cesano Boscone, sono il circolo donne Sibilla Aleramo, l’associazione Civitas sole e la cooperativa sociale Prospettive nuove. Le iniziative sviluppate dalle associazioni in coprogettazione con il settore Welfare del Comune di Cesano Boscone, potranno avvalersi del supporto dei cittadini che beneficiano del reddito di cittadinanza residenti nei comuni dell’ambito del Corsichese. “La revisione del reddito di cittadinanza -spiega il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri- consente di associare i beneficiari di questa misura a progetti utili alle comunità locali. In questa particolare fase storica c’è ancora più bisogno che i sostegni pubblici, tra cui figura anche il reddito di cittadinanza, siano il più possibile associati al soddisfacimento dei bisogni sociali diffusi che stanno assumendo dimensioni molto preoccupanti”.
La delibera, in particolare, autorizza l’amministrazione comunale a sottoscrivere convenzioni con i tre enti, i cui progetti prevedono l’apertura di uno sportello di ascolto per le donne e altri due progetti di inclusione sociale. La revisione della normativa prevede che la concessione del reddito di cittadinanza sia condizionata alla formale dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, oppure a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale attraverso i ‘patti per il lavoro’ o i ‘patti per l’inclusione sociale’. All’interno dei patti è possibile inserire i puc-progetti utili alla collettività, di cui titolari sono i Comuni o gli ambiti che raggruppano più comuni. I puc possono essere sviluppati in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Ogni beneficiario del reddito di cittadinanza coinvolto, che sarà selezionato nelle prossime settimane con una apposita procedura, dovrà garantire un impegno di almeno otto ore settimanali, estendibili fino ad un massimo di sedici.